INDICE ECONOMIA
INGHILTERRA:
TRE SOLUZIONI PER OGNI INSOLVENZA
di Costanza Russo
argomento Finanza
Con il Banking Act 2009, appena varato, la Gran Bretagna regola i dissesti bancari. Prevedendo tre ipotesi di gestione delle crisi: trasferimento della
banca insolvente ad un acquirente privato, oppure ad una "banca ponte" o ancora, temporaneamente, allo Stato. Ecco come dovrebbero funzionare le diverse opzioni,
quali casi sono contemplati, e qual è il ruolo che la legge assegna in queste circostanze alle autorità competenti: Bank of England, Financial Services
Authority, Tesoro. [continua]
QUELL'INUTILE LINEA DURA
SULL'IMMIGRAZIONE
di Maurizio Ambrosini
argomento Immigrazione
Il pacchetto sicurezza approvato in Senato contiene norme sull'immigrazione dal
chiaro significato: maggior controllo e maggiore severità. Al di là delle
considerazioni etiche sul diritto speciale riservato agli stranieri, sono
provvedimenti del tutto inefficaci. Non ci sono né le risorse, né le forze per
espellere davvero gli irregolari, che in gran parte sono donne occupate nelle
famiglie italiane. Dovremmo invece seguire l'esempio di altri paesi occidentali,
dove gli inasprimenti legislativi sono accompagnati da misure a favore
dell'integrazione.[continua]
QUANDO GLI
ECONOMISTI SBAGLIANO
di Daron Acemoglu
Informazione - Internazionali
La crisi impone alla disciplina economica una riflessione. In primo luogo, sugli
errori intellettuali che hanno impedito agli economisti di individuarne per
tempo le cause. Ma agli economisti si chiede anche di indicare i rischi delle
politiche anticrisi di molti paesi. Come i riflessi che potrebbero avere su
riallocazione e innovazione e dunque sulla crescita di lungo periodo. I piani di
sostegno alle economie sono probabilmente il modo migliore per combattere il
pericolo dell'affermarsi di reazioni populiste e anti-mercato. A patto però che
siano ben congegnati. [continua]
LA PENSIONE? A 65 ANNI PER TUTTI
di Alessandro Rosina
Pensioni
Gli italiani sono uno dei popoli più longevi del vecchio continente.
Paradossalmente, però, siamo anche un paese con un'età di pensionamento tra le
più basse. E che meno incentiva la partecipazione femminile al mercato del
lavoro. Esistono dunque ottimi motivi per portare l'età pensionabile, per tutti
e subito, a 65 anni, agganciandola poi davvero all'evoluzione dell'aspettativa
di vita. La riduzione di spesa ottenuta consentirebbe di alleviare la pressione
fiscale e di finanziare nuovi strumenti di protezione sociale. Esigenze ancor
più importanti in periodo di crisi.
[continua]
RICERCA per INDICE H
di Daniele Checchi e Tullio Jappelli
Scuola e Università
La valutazione della ricerca avrà sempre più risvolti concreti, perché una parte
delle risorse pubbliche sarà attribuita sulla base dei risultati conseguiti da
ciascun ateneo. Tutti gli indici bibliometrici hanno ovviamente il limite di
esprimere in modo estremamente sintetico l'attività di un ricercatore. Tuttavia,
si può provare a utilizzare l'indice h fondato sull'impatto dei risultati
conseguiti dai docenti di una università o facoltà. Ecco la classifica per
atenei e settori disciplinari, se si considerano le pubblicazioni dei professori
ordinari di Economia.[continua]
SI FA PRESTO A DIRE BONUS
di Massimo Baldini e Simone Pellegrino
Povertà - Conti Pubblici
Social card e bonus sembrano ben centrati a favore delle famiglie più povere. Le
due misure consentono di ridurre la disuguaglianza in modo apprezzabile:
l'indice di Gini del reddito disponibile familiare equivalente passa da 30,99 a
30,59. Ed è il Sud a trarne maggior beneficio. Il bonus appare però come una
inutile e temporanea duplicazione dell'assegno al nucleo familiare. Mentre la
social card da sola non può essere una adeguata forma di contrasto alle povertà
più gravi. La risposta migliore resta il reddito minimo di inserimento.
[continua]
SALARI PIù ALTI PER
LA LOCOMOTIVA GERMANIA
di Wendy Carlin
La GERMANIA affronta meglio di altri paesi la crisi finanziaria: non deve fare i
conti con una bolla immobiliare né con famiglie troppo indebitate. La cogestione
ha permesso alle imprese tedesche di ristrutturarsi e il paese ha fondato la sua
più recente crescita su moderazione salariale ed esportazioni. Il rovescio della
medaglia sono i consumi privati bassissimi. Il governo tedesco deve perciò
intervenire con misure incisive e rapide per sostenere la domanda interna.
Servono aumenti dei salari, ma anche politiche di bilancio permanenti,
indirizzate alle famiglie più povere. [continua]
Burocrazia europea e credibilità italiana
di Giuseppe Pisauro
EUROSTAT non ha convalidato i dati su disavanzo e debito pubblico resi
noti dall'ISTAT. E' una vicenda molto preoccupante per la passibilità concreta di una violazione del Patto di stabilità europeo negli ultimi due anni e per la credibilità dell'Italia di fronte ai partner europei e ai mercati. Il divario tra indebitamento (di competenza) e
fabbisogno (di cassa) della Pubblica amministrazione potrebbe alla lunga far nascere il
sospetto che si tratti di un tentativo italiano di addomesticare i
conti. Forse varrebbe anche la pena di ripensare allo status di indipendenza dell'ISTAT
[continua]
FONTE:
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